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martedì 9 ottobre 2012

Darvil di Malaton selezionato per l'Almanacco Lettere Animate









Evviva!

Le avventure del piccolo Rosso, Darvil di Malaton, entreranno nel primo Almanacco di Lettere Animate!


Ecco il post sul blog della casa editrice
http://lettereanimate.tumblr.com/post/32804497241/selezionati-i-almanacco



Beh, è andata più o meno così:
Poco più di un mese fa, Lettere Animate se ne uscì con una proposta. Ogni mese circa avrebbe pubblicato un almanacco di racconti a tema, e sarebbero stati i suoi lettori a scegliere il tema del mese.
Fece un poll, e come primo tema uscirono Fantasy e Fantascienza.
E fu dato un mese di tempo per prorporre racconti editi o inediti su quel tema.

Io non avevo niente di pronto, quindi mi misi sotto a scrivere, come sempre in metropolitana sul mio iPod touch, cuffie ben infilate nelle orecchie per filtrare il rumore della gente, e, anche grazie ai commenti di mia moglie Alessia e di mia sorella Laura, tirai fuori dalle pagine la storia di questo piccolo mostriciattolo, Darvil, e della sua (dis)avventura nell'affrontare la Prova di Maturità alla Scuola di Magia di Malaton.


Già dalle prime pagine si capisce come Darvil non fosse propriamente un eroe tra la sua gente:


"E infine quel giorno arrivò.
Darvil poteva sentire gli occhi degli esaminatori tutti puntati su di lui. Certo, non meno di quelli dei suoi compagni di corso... Eccoli lì, tutti davanti a lui, che lo guardavano. Per forza, avevano già tutti superato la prova, lui era l'ultimo, e ora erano sollevati, rilassati, e maledettamente ben disposti a godersi lo spettacolo del suo fallimento. Perché era certo, che avrebbe fatto un bel casino. Dati i presupposti. Eh già, perché dovete sapere chDarvil non era come gli altri Sarghedi di Malaton. Un popolo fiero di gente alta, bella, atletica, e con grandi poteri magici. I lunghi capelli argentei di quella gente erano famosi in tutta la terra di Juno, così come le splendide canzoni che amavano comporre nelle fresche serate d'estate, al chiaro delle lune rosse, e che narravano delle battaglie dei tempi antichi e della pace di quelli presenti. 
Ma lui non era come gli altri. Uno scherzo della natura, così lo chiamavano alcuni. Ed erano i più educati. Alto meno della metà dei suoi compagni di scuola, la testa coperta da lunghi capelli rossi che continuavano con la folta peluria che ricopriva tutto il suo corpo, e che lui nascondeva accuratamente sotto un lungo mantello di pelo di volpe argentata, le orecchie grandi a punta, che sembrava un pipistrello. 
E queste erano solo le stranezze del suo aspetto fisico... Perché poi c'era il "ra". Voi direte che vuol dire il "ra"... Beh, suppongo che si scoprirà molto presto."


Ma quel che accadrà, e come Darvil dimostrerà veramente quello che vale, lo dovrete leggere da soli, sull'Almanacco, non appena uscirà! 

E non ci vorrà molto, vero Lettere Animate?

Restate sintonizzati :D

giovedì 27 settembre 2012

Gli Otto Immortali del Taoismo - parte 3


Ciao! Spero che abbiate letto i primi cinque capitoli del romanzo, e che vi siano piaciuti!
Se è così, il secondo capitolo vi avrà incuriosito, in quanto si descrive la cerimonia di trasmissione delle scritture, da maestro ad allievo, per la preparazione di... Beh, suppongo che non si possa dire altro :D
La creazione di elisir è alla base delle tecniche dell'Alchimia Esterna Taoista (Wai Dan), oltre alla creazione di Pietre Filosofali, ossia leghe metalliche principalmente costituite da argento e rame, dalle incredibili proprietà.
Suppongo non siate quindi sazi di ascoltare le affascinanti storie degli Otto Santi Immortali del Taoismo, che probabilmente raggiunsero l'immortalità grazie all'Alchimia (interna o esterna, chi può dirlo?)
Andiamo quindi a conoscere la storia degli ultimi due.
7) Il più eccentrico tra gli Otto Immortali è indubbiamente Zhang Guo Lao (il Vecchio Zhang Guo). Egli era un maestro nelle arti dell'Alchimia e del Qigong (anche scritto Chi Kung), aveva penetrato i segreti della longevità, ed era famoso per le sue infusioni di erbe dai potenti effetti curativi.
Era solito vagare (anche per 1000 miglia al giorno) sul dorso di un asino bianco che, quando non lo cavalcava, riduceva alle dimensioni di un foglio di carta, piegava e portava con sé nel suo portamonete. Quando aveva intenzione di cavalcarlo, lo inumidiva con la sua saliva per "ricostituirlo" alle dimensioni originali.


Nella descrizione seguente, di Perceval Yett, scopriamo gli emblemi associati al "Vecchio Zhang Guo".
"Questo membro del gruppo è facilmente riconoscibile dal suo pao pei, un oggetto curioso che a noi occidentali ricorda una borsa da golf contenente due mazze.In realtà si tratta di uno strumento musicale chiamato "tamburo-pesce", composto da un cilindro, spesso di bambù, alla cui estremità era applicata la pelle, opportunamente preparata, di un pesce o di un serpente. Quelle che sembrano due mazze da golf in realtà sono lunghe sezioni di bambù usate come nacchere.
Un altra caratteristica indentificativa di questo hsien (santo immortale) è l'asino bianco che lui cavalca. Le due figure sono così correlate che, quelle rare volte in cui Zhang Guo è raffigurato smontato dall'asino, una sua miniatura è comunque presente, magari come sbuffo di vapore emesso dal tamburo, oppure dalla bocca della zucca che fa parte del corredo di ogni hsien."

Quando i suoi discepoli aprirono la tomba di Zhang Guo dopo la sua morte, la trovarono vuota... (vi ricorda qualcosa...?)



8) Sebbene Lu Dongbin sia spesso considerato il leader informale degli Otto Immortali, è Zhongli Quan il loro leader ufficiale. Zhongli Quan è solitamente rappresentato con la pancia scoperta e il petto gonfio d'aria. Porta un ventaglio con il potere di resuscitare i morti.
Nel momento della sua nascita, potenti raggi di luce inondarono la stanza. Da neonato, egli non emise alcun suono (né strilli, né pianto, né risatine infantili) fino al settimo giorno. Poi, quando aveva appena una settimana nella sua nuova forma umana, Zhongli Quan si alzò in piedi ed esclamò:
"I miei piedi hanno vagato nel palazzo di porpora degli hsien (i.e. gli Immortali),
Il mio nome è registrato nella capitale dell'Imperatore di Giada."


La storia della nascita di Zhongli Quan mi ricorda quella del Buddha Shakyamuni:

Il Buddha fece sette passi in ogni direzione ed ogni sua orma diventò un fiore di loto. 
Poi egli guardò ad Est e disse "Da questo punto in poi sono il sorgere dell'illuminazione." 
Guardando verso Sud disse, "Da questo punto raggiungerò la completa conoscenza, sia ordinaria che straordinaria." 
Poi guardò ad Ovest e disse "Da questo punto sono nato per essere la cure per le sofferenze e completato questo, nella mia ultima vita, mi dissolverò."
Infine, guardò a Nord e disse "Da questo punto, nella mia vita purificherò completamente tutte i miei oscuramenti karmici."




Tradotto liberamente da About.com.

mercoledì 12 settembre 2012

I primi cinque capitoli da scaricare in anteprima!

















Bene. Con la rescissione del contratto editoriale sono di nuovo padrone dei diritti sul mio romanzo :D

Finalmente posso farvi leggere liberamente i primi cinque capitoli!!!


Scarica i primi cinque capitoli
Scarica i primi cinque capitoli


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Buona lettura!

lunedì 10 settembre 2012

Case Editrici - si ricomincia

Finalmente libero!
Il rapporto con la casa editrice con cui doveva essere pubblicato questo romanzo, la Sangel Edizioni, si è finalmente interrotto, prematuramente ma fortunatamente.

In tanti mesi nulla era successo. 

Dopo la firma del contratto, la CE è semplicemente sparita, impegnata com'era nell'atto di chiudere l'attività e trasferirla ad un nuovo assetto societario.
Nel frattempo, nessun seguito è stato dato all'editing del testo, e le mie pressanti richieste di informazioni non hanno avuto alcun riscontro.

E non sono l'unico autore Sangel cui è toiccato questo destino, come potete leggere in questo articolo, che descrive i comportamenti poco professionali della titolare di Sangel Edizioni, Sofia Riccaboni.



Probabilmente è stato meglio così. Ho ottenuto la liberatoria dal contratto e sono ora di nuovo libero di proporre l'opera ad altri (cosa che ho già iniziato a fare).

A chi non vedeva l'ora di vedere uscire il romanzo devo chiedere un altro po' di pazienza e di fiducia!





Sto pensando di mettere online i primi capitoli. Devo solo capire come.

Restate sintonizzati!





martedì 4 settembre 2012

Letture d'Estate - "Il Tempo è un Bastardo" - Jennifer Egan


Quest'estate ho letto, tra l'altro, "Il tempo è un bastardo" di Jennifer Egan

E' un vero capolavoro. 

Certo, il fatto che abbia vinto il premio Pulitzer per la letteratura, di per sé era già una garanzia... Ma, in fondo, non è così scontato che un capolavoro poi ti piaccia veramente.

Invece questo libro mi ha colpito come un pugno nello stomaco. Mi ha fatto ridere, e piangere, mi ha fatto riflettere, molto, sul passare del tempo, mi ha emozionato come pochi avevano fatto prima.

Il romanzo è costituito da una serie di racconti, che vivono di vita propria ma che sono collegati, come una strana staffetta, dai personaggi che descrivono. I personaggi comprimari di un racconto, infatti, diventano i protagonisti di quello successivo, ma che è ambientato in un diverso istante temporale. Gli amici adolescenti di un racconto si rivedono quindi padri, o vecchi in quello successivo. La madre della protagonista di un racconto si ritrova poi bambina piccola come protagonista in un altro, e così via, spaziando tra città americane, l'Africa e addirittura Napoli.
Si vivono quindi vicende, vagamente collegate, da molti diversi punti di vista, e soprattutto da diverse età anagrafiche. Bambini, adolescenti, adulti, vecchi. 
Allo stesso modo, si vivono le esperienze e le emozioni di chi ce l'ha fatta, perché ha raggiunto i propri obiettivi ed è soddisfatto, almeno esteriormente, della propria vita, a chi invece ha fallito, a chi sta cercando di rifarsi una vita, a chi ha odii o amori nascosti, a chi ha desideri di rivalsa, a chi infine viene data una seconda possibilità.
Fino a ritornare al punto di partenza.

E' un libro fantastico, e lo consiglio a tutti.

Ecco la scheda del libro dall'editore.

martedì 19 giugno 2012

Gli Otto Immortali del Taoismo - parte 2

Nella prima parte vi ho parlato della vita di tre degli Otto Immortali del Taoismo. 


Alchimia ed Elisir di Immortalità, Pietra Filosofale, arcani poteri e saggezza. Non siete ancora sazi di sentire le affascinanti storie di questi Santi Immortali del Taoismo?


Continuiamo allora con le storie di altri tre!


4) Forse il più misterioso degli Otto Immortali è Lan Caihe (pronunciato Zaihé), raffigurato a volte come un vecchio, a volte come una ragazza, altre volte come un ragazzo. Una delle teorie su questa ambiguità di sesso ed età è che sia significativa di certe pratiche sciamaniche Taoiste cross-genere.
Lan Caihe è il Santo/la Santa patrona dei fioristi, e il suo emblema caratteristico è un cesto di fiori, spesspo portato su una spalla con una lunga zappa e pieno di erbe e fiori associati alle arti Taoiste delle longevità (ad es. funghi magici, crisantemi, rametti di pino e bambù).
Lan Caihe era noto portare pantaloni lunghi e una pesante giacca in estate, e solo pantaloni corti e una camicia in inverno. Aveva sempre un piede scalzo, mentre l'altro aveva la scarpa. Aveva l'abitudine di dormire nella neve, in inverno, e quando lo faceva nuvole di vapore si alzavano dal suo corpo immortale eternamente caldo (cosa che ricorda la pratica tibetana del Tummo).
La storia dell'ascensione di Lan Caihe è questa: un giorno stava bevendo vino in una taverna, quando improvvisamente la stanza fu riempita dal suono di organi e flauti. Un momento dopo, Lan Caihe si ritrovava scagliato nel cielo in groppa ad una gru. Perse la toga, una scarpa, il busto e le nacchere, e gradualmente scomparve dalla vista.


5) Il più famoso tra gli Otto Immortali, e a volte descritto come il loro leader, è sicuramente Lu Dongbin (o Lu Tung-Pin), che viene considerato il patrono dei giocolieri, dei maghi, dei barbieri, ma soprattutto del Nei Dan, l'Alchimia Interna: un vero uomo Rinascimentale!
L'emblema di Lu Dongbin è la magica spada dritta a due tagli, che scaccia gli spiriti malvagi e gli conferisce il dono dell'invisibilità. Spesso è raffigurato con in mano uno scaccia mosche e vestito ed onorato come uno studioso. E' noto per essere stato un donnaiolo ed essere incline alle risse e alle ubriacature.
Come si addice ad un Immortale, i primi anni di vita di Lu Dongbin furono pieni di eventi beneauguranti. Nel momento della sua nascita, ad esempio, la stanza si riempì di un profumo meraviglioso e di musica celestiale. La sua vita, però, non fu senza difficoltà. Per due volte tentò l'esame per un posto ai massimi ranghi del servizio pubblico, ma senza successo. Tuttavia, fece di questi fallimenti i suoi più grandi tesori. 
La storia della sua trasformazione è nota come "Il Sogno del Miglio Giallo" (il miglio è un cereale). In questa storia, Lu Dongbin incontra un vecchio che è destinato a diventare il suo maestro, Zhongli Quan. Il giovane Lu ha appena messo sul fuoco una pentola di miglio, quando il vecchio tira fuori un cuscino e lo invita a schiacciare un pisolino. Nel sonno, Lu Dongbin sogna di aver in realtà superato l'esame, essere diventato famoso e, in alcune versioni, aver sposato una bellissima donna, da cui ha avuto dei meravigliosi figli. Ma poi, nel sogno, viene anche accusato di alcuni crimini, perde la sua posizione e le sue ricchezze, viene tradito dalla moglie e i suoi figli periscono.
Quando si sveglia da sogno, in cui ha vissuto un'intera vita, salendo ai massimi vertici della fama solo per poi cadere vertiginosamente nella povertà e nella disperazione, scopre che il miglio non si è ancora cotto. Questa esperienza spinge Lu Dongbin a divenire discepolo di Zhongli Quan, e ad intraprendere la via del Tao.

6) Han Xiang Zi, ovvero "Il Filosofo Han Xiang", era un apprendista di Lu Dongbin. Il suo emblema è un flauto ed è noto come patrono dei musicisti. La storia, tutt'altro che avventurosa, di come ottenne l'Immortalità è che un giorno cadde da un pesco. Cadendo, il suo corpo morì ma egli ottenne lo stato di hsien (Immortale).
Il Filosofo Han Xiang era il nipote di un famoso uomo di stato. Un giorno, mentre suo zio cercava di "convertirlo" alla vita politica, egli - nello spirito del grande yogi tibetano Milarepa - rispose con questi splendidi versi:

"Abito in una caverna in mezzo alla nebbia, tra torrenti e picchi ammantati di verde;
Assaggio la rugiada a mezzanotte che costella la terra come gemme,
Mi cibo delle rosee nuvole che lavano il cielo all'alba.
Suono la Melodia della Giada Verde da un liuto a sette corde,
E fondo in fieri alambicchi perle ridotte in polvere finissima e bianca;
Nel mio Prezioso Calderone alberga la Tigre d'Oro;
Coltivo i Funghi Magici per dar da mangiare ai Corvi Bianchi-neve;
Dei poteri creativi della Natura è piena la mia fischetta di zucca,
Abbatto i demoni malvagi con la mia spada di tre piedi;
Il vino riempie il vuoto calice quando dico la parola magica,
E fiori spuntano e sbocciano in un batter d'occhio;
Mostrami l'uomo che fa queste cose nel modo che ho descritto,
Ed io sarò felice di parlare con lui dello hsien che mai invecchia."

Allora, lo zio di Han Xiang Zi lo sfidò a mettere in pratica le sue parole - a dimostrare, cioè, i poteri Taoisti di cui aveva così eloquentemente parlato - e gli passò una fischetta di zucca, vuota. 
Dunque Han Xiang Zi affrontò la prova versando calici e calici di vino da quella fiaschetta apparentemente "vuota" - in maniera molto simile ad un analogo aneddoto della vita di un altro famoso yogi, Gesù.

Presto la storia degli ultimi due tra gli Otto Immortali!


mercoledì 13 giugno 2012

Quindi, un semplice uomo può effettivamente ottenere l'Immortalità?


Questo è ciò che insegnano le tecniche dell'alchimia Taoista! 
Alchimia che era originariamente, come anche in Occidente molto tempo dopo, basata sulla trasmutazione degli elementi della natura, al fine di produrre elisir che, riportando l'essenza dell'uomo alla sua natura originaria, conferissero poteri straordinari e, in alcuni casi, l'Immortalità. 
Si tratta dell'Alchimia Esterna, o Wai Dan.
Ma con il passare dei secoli, gli studiosi Taoisti scoprirono che la risposta non doveva essere cercata al di fuori di sé. (Mi sembra di sentire Quelo...). La trasmutazione della natura dell'uomo per ritornare agli elementi originari, e quindi l'ottenimento dell'Immortalità, poteva essere ottenuta con un procedimento interno, mediante tecniche di respirazione e di meditazione (evoluzione, passaggio concettuale che in Occidente non è mai stato fatto).
Ecco nascere l'Alchimia Interna, o Nei Dan.
Nel Custode della Barriera dei Lampil'avventura ruota intorno a tutto ciò
Ma, naturalmente, qualcuno ci mette lo zampino....

Gli Otto Immortali del Taoismo - parte 1


Quanti Taoisti praticanti l'alchimia interna hanno raggiunto l'immortalità? Chi può dirlo!
Lǎozi (Lao Tzu) - il fondatore del Taoismo - è ovviamente tra loro, così come il suo discendente spirituale,  Zhuāng Zǐ (Chuang Tzu). Ma sono innumerevoli gli eremiti e i saggi Taoisti erranti i cui livelli di realizzazione erano noti solo a loro stessi - e forse solo ai loro ugualmente anonimi maestri!
A prescidere (e forse proprio a causa) di questo fatto, sono emersi i cosiddetti "Otto Immortali" (Bāxiān o Pa-Hsien), all'interno delle forme organizzate del Taoismo, come archetipi mitologici dell'esperienza dell'immortalità. 
Alcuni tra gli Otto Immortali sembrano essere esistiti realmente. Essi erano "persone vere". Tuttavia, le numerose storie che si sono accumulate e che descrivono le vite magiche e misteriose di questi praticanti rendono praticamente impossibile distinguere la verità storica dalla mitologia.
Per me, le storie delle vite degli Otto Immortali sono una fonte di ispirazione, devozione e - a volte - semplice interesse. Non ho dubbi sulla effettiva possibilità che i fatti descritti, perché tendo a credere che qualunque cosa sia possibile e mi piace "spingermi oltre" in molti modi. Ma in realtà non importa se la loro esistenza umana sia o no dimostrabile. Per questo motivo, le brevi introduzioni che trovate sotto non comprendono molti dettagli sulle loro vite, ma sono focalizzate sulle caratteristiche che li identificano in modo unico.

1) He Xian Gu, ovvero "He, la Donna Immortale"
2) Cao Guo Jiu, ovvero "Cao lo Zio Imperiale"
3) Taiguai Li, ovvero "Li dalla Stampella di Ferro"
4) Lan Caihe
5) Lu Dongbin
6) Han Xiang Zi, ovvero "Il Filosofo Han Xiang"
7) Zhang Guo Lao, ovvero "Il Vecchio Zhang Guo"
8) Zhongli Quan
1) He Xian Gu, ovvero "He, la Donna Immortale", è l'unica donna tra gli Otto Immortali. E' nota portare con sé un grande mestolo, con la coppa di bambù. La coppa è riempita di oggetti associati all'Immortalità: pesche, rametti di pino e bambù, e funghi magici. A volte, invece di un mestolo porta un fiore di loto con un lungo stelo; altre volte uno scaccia-mosche, o un cesto di frutta selvatica ed erbe. Il fiore di loto, la frutta selvatica e le erbe hanno tutti il potere di migliorare la salute fisica e mentale. A volte la si vede con un organo e/o un uccello fenghuang.
He Xian Gu nacque con sei lunghi capelli sulla sommità della testa. All'età di quattordici anni (solo un anno meno del protagonista di questo romanzo!) fece un sogno in cui il suo spirito guida le insegnò ad ingerire mica in polvere, in modo da trasformare il suo corpo fisico in quello di un Immortale. Quando iniziò a farlo, la sua necessità di ingerire cibo normale decrebbe, fino a scomparire del tutto.
Una delle abitudini di He Xian Gu era quella di vagare tra le montagne, raccogliendo frutta ed erbe per sua madre. Si dice che si muovesse con tale leggerezza da sembrare quasi che volasse. (Pensate al film "La Tigre e il Dragone"!) Si dice anche che avesse fatto voto di castità.
2) Cao Guo Jiu, ovvero "Cao lo Zio Imperiale" (Cao si pronuncia "Zao"), era il figlio di un comandante militare, e fratello della Imperatrice Cao Hou della dinastia Song. ("Guo Jiu" era un titolo semi-ufficiale conferito ai fratelli dell'imperatrice). Cao Guo Jiu è ritratto con indosso la veste ufficiale della corte, e nelle mani nacchere e una tavoletta di giada imperiale, per indicare il suo rango, il fatto che aveva accesso alle udienze a palazzo e anche il potere di purificare l'ambiente. E' il patrono del teatro e degli attori. Si dice che Cao Guo Jiu avesse un comportamento fiero - rendendolo uno dei meno popolari tra gli Otto Immortali - purtuttavia visse una vita esemplare.
La storia di come Cao Guo Jiu ottenne l'immortalità è questa. Aveva un fratello minore che era famoso per i suoi modi crudeli, e che divenne un assassino. Preso dalla vergogna e dal disgusto, Cao Guo Jiu decise di abbandonare la sua ricchezza e posizione e si ritirò sulle montagne per vivere una vita di eremitaggio e studiare il Taoismo. Un giorno, ricevette la visita degli Immortali Lu Dongbin e Zhongli Quan (vedi più avanti), che gli trasmisero le tecniche per l'ottenimento della perfezione. Nel giro di un paio di giorni dall'aver ricevuto queste istruzioni, Cao Guo Jiu divenne anch'egli un Immortale.
3) Il più antico degli Otto Immortali è Taiguai Li, ovvero "Li dalla Stampella di Ferro", che è noto come il patrono degli infermi e dei malati. Per quarant'anni l'Immortale Li studiò con Lǎozi (Lao Tzu), spesso vivendo per lunghi periodi senza cibo né riposo, al fine di dedicarsi esclusivamente alla pratica della meditazione.
Taiguai Li, come tutti gli Immortali, è spesso ritratto con in mano una fiaschetta ricavata da una zucca. Una nuvoletta nebbiosa si alza dalla fiaschetta, portando con sé lo hun (anima eterea) di Li, e/o un oggetto sferico che rappresenta la Pietra Filosofale - quella che permette ad un alchimista di tramutare il metallo in oro. La notte, Taiguai Li poteva diventare tanto piccolo da poter riposare nella sua fiaschetta. Il suo emblema specifico è la stampella di ferro. Alcune volte è ritratto a cavallo di un qilin (pronunciato "cilin") - una creatura mitologia con gli zoccoli, avvolta tra le fiamme.
Taiguai Li, tra gli Otto Immortali, è quello con l'aspetto peggiore. Perché? La storia racconta che Taiguai Li avesse inizialmente un corpo molto bello. Un giorno, prima di intraprendere un viaggio spirituale al di fuori del proprio corpo, istruì il proprio apprendista di sorvegliare il suo corpo, in cui sarebbe rimasto il suo Po (anima corporea), mentre il suo hun (anima eterea) sarebbe stato in viaggio. Le istruzioni prevedevano di sorvegliare il corpo per sette giorni, dopo di ché - se per qualche motivo lui non fosse tornato - avrebbe dovuto cremarlo.
Il sesto giorno, l'apprendista ricevette con un messaggio la notizia che sua madre stava molto male e che richiedeva urgentemente la sua presenza per essere accudita. Per questa ragione, l'apprendista cremò il corpo di Li, un giorno prima della scadenza.
Il giorno successivo, quando Taiguai Li - con il proprio hun - fece effettivamente ritorno, il suo corpo precedente non era più lì ad attenderlo! Come alternativa, Li prese possesso del corpo di un mendicante appena deceduto, che era storpio ed era morto di stenti. Questo è il motivo per cui Li porta una stampella di ferro, ed ha l'aspetto infame di un mendicante zoppo.
(Tradotto liberamente da About.com)
Ho stimolato la vostra curiosità? Aspettate di sentire presto le storie degli altri cinque Immortali!


Quindi? Di che si tratta?


Di che si tratta?  


Questo è il primo romanzo di Roberto Longobardi, una storia di avventura, ambientata nella Cina medioevale e nel mondo del kung-fu, dell'esoterismo e dell'alchimia.


Cosa ci fa un ragazzo inglese di quindici anni, magro, biondissimo, con dei grandi occhi azzurri, nella Cina medioevale del decimo secolo?
Il suo passato sembra banale: ha perso la madre in un incidente, quando erano ancora a Dover, e la vita era perfetta... e il padre se l'è portato via una tempesta, mentre navigava tra la Cina e il Giappone.


Ma se lo fosse davvero, beh, immagino che questa storia non sarebbe mai stata narrata.


Perché questa è una storia di avventura, di amicizia e amore, di duri allenamenti e combattimenti, meditazione, viaggi mentali e sacri rituali alchemici, oggetti potenti e misteriosi bramati e difesi, antichi maestri di kung fu ma soprattutto di vita, conflitti e fratellanza, battaglie di energia e di arti marziali. 


Questa è una storia dominata dall'avventura e dall'ironia, dall'amicizia e dal mistero, che fa scoprire mondi, quello cinese del basso medioevo, quello del kung fu nei suoi aspetti marziali, filosofici ed esoterici, quello della spiritualità orientale, con i suoi demoni e fantasmi, quello misterioso della contrapposizione fra alchimia esterna (Wai Dan) e interna (Nei Dan), poco noti e ancora mai affrontati nella letteratura per ragazzi.


In definitiva, questo è un viaggio in un mondo sconosciuto, affascinante e terribile, ma soprattutto è il viaggio di un ragazzo alla scoperta di sé stesso, delle proprie capacità e delle proprie paure, dell'amicizia e dell'amore, del sacrifiicio e del coraggio. 
Fino a farlo diventare un uomo.


Il romanzo è attualmente in fase di revisione finale da parte della casa editrice. 
Presto è attesa la pubblicazione!  Restate in zona :D