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martedì 4 settembre 2012

Letture d'Estate - "Il Tempo è un Bastardo" - Jennifer Egan


Quest'estate ho letto, tra l'altro, "Il tempo è un bastardo" di Jennifer Egan

E' un vero capolavoro. 

Certo, il fatto che abbia vinto il premio Pulitzer per la letteratura, di per sé era già una garanzia... Ma, in fondo, non è così scontato che un capolavoro poi ti piaccia veramente.

Invece questo libro mi ha colpito come un pugno nello stomaco. Mi ha fatto ridere, e piangere, mi ha fatto riflettere, molto, sul passare del tempo, mi ha emozionato come pochi avevano fatto prima.

Il romanzo è costituito da una serie di racconti, che vivono di vita propria ma che sono collegati, come una strana staffetta, dai personaggi che descrivono. I personaggi comprimari di un racconto, infatti, diventano i protagonisti di quello successivo, ma che è ambientato in un diverso istante temporale. Gli amici adolescenti di un racconto si rivedono quindi padri, o vecchi in quello successivo. La madre della protagonista di un racconto si ritrova poi bambina piccola come protagonista in un altro, e così via, spaziando tra città americane, l'Africa e addirittura Napoli.
Si vivono quindi vicende, vagamente collegate, da molti diversi punti di vista, e soprattutto da diverse età anagrafiche. Bambini, adolescenti, adulti, vecchi. 
Allo stesso modo, si vivono le esperienze e le emozioni di chi ce l'ha fatta, perché ha raggiunto i propri obiettivi ed è soddisfatto, almeno esteriormente, della propria vita, a chi invece ha fallito, a chi sta cercando di rifarsi una vita, a chi ha odii o amori nascosti, a chi ha desideri di rivalsa, a chi infine viene data una seconda possibilità.
Fino a ritornare al punto di partenza.

E' un libro fantastico, e lo consiglio a tutti.

Ecco la scheda del libro dall'editore.

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