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martedì 19 giugno 2012

Gli Otto Immortali del Taoismo - parte 2

Nella prima parte vi ho parlato della vita di tre degli Otto Immortali del Taoismo. 


Alchimia ed Elisir di Immortalità, Pietra Filosofale, arcani poteri e saggezza. Non siete ancora sazi di sentire le affascinanti storie di questi Santi Immortali del Taoismo?


Continuiamo allora con le storie di altri tre!


4) Forse il più misterioso degli Otto Immortali è Lan Caihe (pronunciato Zaihé), raffigurato a volte come un vecchio, a volte come una ragazza, altre volte come un ragazzo. Una delle teorie su questa ambiguità di sesso ed età è che sia significativa di certe pratiche sciamaniche Taoiste cross-genere.
Lan Caihe è il Santo/la Santa patrona dei fioristi, e il suo emblema caratteristico è un cesto di fiori, spesspo portato su una spalla con una lunga zappa e pieno di erbe e fiori associati alle arti Taoiste delle longevità (ad es. funghi magici, crisantemi, rametti di pino e bambù).
Lan Caihe era noto portare pantaloni lunghi e una pesante giacca in estate, e solo pantaloni corti e una camicia in inverno. Aveva sempre un piede scalzo, mentre l'altro aveva la scarpa. Aveva l'abitudine di dormire nella neve, in inverno, e quando lo faceva nuvole di vapore si alzavano dal suo corpo immortale eternamente caldo (cosa che ricorda la pratica tibetana del Tummo).
La storia dell'ascensione di Lan Caihe è questa: un giorno stava bevendo vino in una taverna, quando improvvisamente la stanza fu riempita dal suono di organi e flauti. Un momento dopo, Lan Caihe si ritrovava scagliato nel cielo in groppa ad una gru. Perse la toga, una scarpa, il busto e le nacchere, e gradualmente scomparve dalla vista.


5) Il più famoso tra gli Otto Immortali, e a volte descritto come il loro leader, è sicuramente Lu Dongbin (o Lu Tung-Pin), che viene considerato il patrono dei giocolieri, dei maghi, dei barbieri, ma soprattutto del Nei Dan, l'Alchimia Interna: un vero uomo Rinascimentale!
L'emblema di Lu Dongbin è la magica spada dritta a due tagli, che scaccia gli spiriti malvagi e gli conferisce il dono dell'invisibilità. Spesso è raffigurato con in mano uno scaccia mosche e vestito ed onorato come uno studioso. E' noto per essere stato un donnaiolo ed essere incline alle risse e alle ubriacature.
Come si addice ad un Immortale, i primi anni di vita di Lu Dongbin furono pieni di eventi beneauguranti. Nel momento della sua nascita, ad esempio, la stanza si riempì di un profumo meraviglioso e di musica celestiale. La sua vita, però, non fu senza difficoltà. Per due volte tentò l'esame per un posto ai massimi ranghi del servizio pubblico, ma senza successo. Tuttavia, fece di questi fallimenti i suoi più grandi tesori. 
La storia della sua trasformazione è nota come "Il Sogno del Miglio Giallo" (il miglio è un cereale). In questa storia, Lu Dongbin incontra un vecchio che è destinato a diventare il suo maestro, Zhongli Quan. Il giovane Lu ha appena messo sul fuoco una pentola di miglio, quando il vecchio tira fuori un cuscino e lo invita a schiacciare un pisolino. Nel sonno, Lu Dongbin sogna di aver in realtà superato l'esame, essere diventato famoso e, in alcune versioni, aver sposato una bellissima donna, da cui ha avuto dei meravigliosi figli. Ma poi, nel sogno, viene anche accusato di alcuni crimini, perde la sua posizione e le sue ricchezze, viene tradito dalla moglie e i suoi figli periscono.
Quando si sveglia da sogno, in cui ha vissuto un'intera vita, salendo ai massimi vertici della fama solo per poi cadere vertiginosamente nella povertà e nella disperazione, scopre che il miglio non si è ancora cotto. Questa esperienza spinge Lu Dongbin a divenire discepolo di Zhongli Quan, e ad intraprendere la via del Tao.

6) Han Xiang Zi, ovvero "Il Filosofo Han Xiang", era un apprendista di Lu Dongbin. Il suo emblema è un flauto ed è noto come patrono dei musicisti. La storia, tutt'altro che avventurosa, di come ottenne l'Immortalità è che un giorno cadde da un pesco. Cadendo, il suo corpo morì ma egli ottenne lo stato di hsien (Immortale).
Il Filosofo Han Xiang era il nipote di un famoso uomo di stato. Un giorno, mentre suo zio cercava di "convertirlo" alla vita politica, egli - nello spirito del grande yogi tibetano Milarepa - rispose con questi splendidi versi:

"Abito in una caverna in mezzo alla nebbia, tra torrenti e picchi ammantati di verde;
Assaggio la rugiada a mezzanotte che costella la terra come gemme,
Mi cibo delle rosee nuvole che lavano il cielo all'alba.
Suono la Melodia della Giada Verde da un liuto a sette corde,
E fondo in fieri alambicchi perle ridotte in polvere finissima e bianca;
Nel mio Prezioso Calderone alberga la Tigre d'Oro;
Coltivo i Funghi Magici per dar da mangiare ai Corvi Bianchi-neve;
Dei poteri creativi della Natura è piena la mia fischetta di zucca,
Abbatto i demoni malvagi con la mia spada di tre piedi;
Il vino riempie il vuoto calice quando dico la parola magica,
E fiori spuntano e sbocciano in un batter d'occhio;
Mostrami l'uomo che fa queste cose nel modo che ho descritto,
Ed io sarò felice di parlare con lui dello hsien che mai invecchia."

Allora, lo zio di Han Xiang Zi lo sfidò a mettere in pratica le sue parole - a dimostrare, cioè, i poteri Taoisti di cui aveva così eloquentemente parlato - e gli passò una fischetta di zucca, vuota. 
Dunque Han Xiang Zi affrontò la prova versando calici e calici di vino da quella fiaschetta apparentemente "vuota" - in maniera molto simile ad un analogo aneddoto della vita di un altro famoso yogi, Gesù.

Presto la storia degli ultimi due tra gli Otto Immortali!


mercoledì 13 giugno 2012

Quindi, un semplice uomo può effettivamente ottenere l'Immortalità?


Questo è ciò che insegnano le tecniche dell'alchimia Taoista! 
Alchimia che era originariamente, come anche in Occidente molto tempo dopo, basata sulla trasmutazione degli elementi della natura, al fine di produrre elisir che, riportando l'essenza dell'uomo alla sua natura originaria, conferissero poteri straordinari e, in alcuni casi, l'Immortalità. 
Si tratta dell'Alchimia Esterna, o Wai Dan.
Ma con il passare dei secoli, gli studiosi Taoisti scoprirono che la risposta non doveva essere cercata al di fuori di sé. (Mi sembra di sentire Quelo...). La trasmutazione della natura dell'uomo per ritornare agli elementi originari, e quindi l'ottenimento dell'Immortalità, poteva essere ottenuta con un procedimento interno, mediante tecniche di respirazione e di meditazione (evoluzione, passaggio concettuale che in Occidente non è mai stato fatto).
Ecco nascere l'Alchimia Interna, o Nei Dan.
Nel Custode della Barriera dei Lampil'avventura ruota intorno a tutto ciò
Ma, naturalmente, qualcuno ci mette lo zampino....

Gli Otto Immortali del Taoismo - parte 1


Quanti Taoisti praticanti l'alchimia interna hanno raggiunto l'immortalità? Chi può dirlo!
Lǎozi (Lao Tzu) - il fondatore del Taoismo - è ovviamente tra loro, così come il suo discendente spirituale,  Zhuāng Zǐ (Chuang Tzu). Ma sono innumerevoli gli eremiti e i saggi Taoisti erranti i cui livelli di realizzazione erano noti solo a loro stessi - e forse solo ai loro ugualmente anonimi maestri!
A prescidere (e forse proprio a causa) di questo fatto, sono emersi i cosiddetti "Otto Immortali" (Bāxiān o Pa-Hsien), all'interno delle forme organizzate del Taoismo, come archetipi mitologici dell'esperienza dell'immortalità. 
Alcuni tra gli Otto Immortali sembrano essere esistiti realmente. Essi erano "persone vere". Tuttavia, le numerose storie che si sono accumulate e che descrivono le vite magiche e misteriose di questi praticanti rendono praticamente impossibile distinguere la verità storica dalla mitologia.
Per me, le storie delle vite degli Otto Immortali sono una fonte di ispirazione, devozione e - a volte - semplice interesse. Non ho dubbi sulla effettiva possibilità che i fatti descritti, perché tendo a credere che qualunque cosa sia possibile e mi piace "spingermi oltre" in molti modi. Ma in realtà non importa se la loro esistenza umana sia o no dimostrabile. Per questo motivo, le brevi introduzioni che trovate sotto non comprendono molti dettagli sulle loro vite, ma sono focalizzate sulle caratteristiche che li identificano in modo unico.

1) He Xian Gu, ovvero "He, la Donna Immortale"
2) Cao Guo Jiu, ovvero "Cao lo Zio Imperiale"
3) Taiguai Li, ovvero "Li dalla Stampella di Ferro"
4) Lan Caihe
5) Lu Dongbin
6) Han Xiang Zi, ovvero "Il Filosofo Han Xiang"
7) Zhang Guo Lao, ovvero "Il Vecchio Zhang Guo"
8) Zhongli Quan
1) He Xian Gu, ovvero "He, la Donna Immortale", è l'unica donna tra gli Otto Immortali. E' nota portare con sé un grande mestolo, con la coppa di bambù. La coppa è riempita di oggetti associati all'Immortalità: pesche, rametti di pino e bambù, e funghi magici. A volte, invece di un mestolo porta un fiore di loto con un lungo stelo; altre volte uno scaccia-mosche, o un cesto di frutta selvatica ed erbe. Il fiore di loto, la frutta selvatica e le erbe hanno tutti il potere di migliorare la salute fisica e mentale. A volte la si vede con un organo e/o un uccello fenghuang.
He Xian Gu nacque con sei lunghi capelli sulla sommità della testa. All'età di quattordici anni (solo un anno meno del protagonista di questo romanzo!) fece un sogno in cui il suo spirito guida le insegnò ad ingerire mica in polvere, in modo da trasformare il suo corpo fisico in quello di un Immortale. Quando iniziò a farlo, la sua necessità di ingerire cibo normale decrebbe, fino a scomparire del tutto.
Una delle abitudini di He Xian Gu era quella di vagare tra le montagne, raccogliendo frutta ed erbe per sua madre. Si dice che si muovesse con tale leggerezza da sembrare quasi che volasse. (Pensate al film "La Tigre e il Dragone"!) Si dice anche che avesse fatto voto di castità.
2) Cao Guo Jiu, ovvero "Cao lo Zio Imperiale" (Cao si pronuncia "Zao"), era il figlio di un comandante militare, e fratello della Imperatrice Cao Hou della dinastia Song. ("Guo Jiu" era un titolo semi-ufficiale conferito ai fratelli dell'imperatrice). Cao Guo Jiu è ritratto con indosso la veste ufficiale della corte, e nelle mani nacchere e una tavoletta di giada imperiale, per indicare il suo rango, il fatto che aveva accesso alle udienze a palazzo e anche il potere di purificare l'ambiente. E' il patrono del teatro e degli attori. Si dice che Cao Guo Jiu avesse un comportamento fiero - rendendolo uno dei meno popolari tra gli Otto Immortali - purtuttavia visse una vita esemplare.
La storia di come Cao Guo Jiu ottenne l'immortalità è questa. Aveva un fratello minore che era famoso per i suoi modi crudeli, e che divenne un assassino. Preso dalla vergogna e dal disgusto, Cao Guo Jiu decise di abbandonare la sua ricchezza e posizione e si ritirò sulle montagne per vivere una vita di eremitaggio e studiare il Taoismo. Un giorno, ricevette la visita degli Immortali Lu Dongbin e Zhongli Quan (vedi più avanti), che gli trasmisero le tecniche per l'ottenimento della perfezione. Nel giro di un paio di giorni dall'aver ricevuto queste istruzioni, Cao Guo Jiu divenne anch'egli un Immortale.
3) Il più antico degli Otto Immortali è Taiguai Li, ovvero "Li dalla Stampella di Ferro", che è noto come il patrono degli infermi e dei malati. Per quarant'anni l'Immortale Li studiò con Lǎozi (Lao Tzu), spesso vivendo per lunghi periodi senza cibo né riposo, al fine di dedicarsi esclusivamente alla pratica della meditazione.
Taiguai Li, come tutti gli Immortali, è spesso ritratto con in mano una fiaschetta ricavata da una zucca. Una nuvoletta nebbiosa si alza dalla fiaschetta, portando con sé lo hun (anima eterea) di Li, e/o un oggetto sferico che rappresenta la Pietra Filosofale - quella che permette ad un alchimista di tramutare il metallo in oro. La notte, Taiguai Li poteva diventare tanto piccolo da poter riposare nella sua fiaschetta. Il suo emblema specifico è la stampella di ferro. Alcune volte è ritratto a cavallo di un qilin (pronunciato "cilin") - una creatura mitologia con gli zoccoli, avvolta tra le fiamme.
Taiguai Li, tra gli Otto Immortali, è quello con l'aspetto peggiore. Perché? La storia racconta che Taiguai Li avesse inizialmente un corpo molto bello. Un giorno, prima di intraprendere un viaggio spirituale al di fuori del proprio corpo, istruì il proprio apprendista di sorvegliare il suo corpo, in cui sarebbe rimasto il suo Po (anima corporea), mentre il suo hun (anima eterea) sarebbe stato in viaggio. Le istruzioni prevedevano di sorvegliare il corpo per sette giorni, dopo di ché - se per qualche motivo lui non fosse tornato - avrebbe dovuto cremarlo.
Il sesto giorno, l'apprendista ricevette con un messaggio la notizia che sua madre stava molto male e che richiedeva urgentemente la sua presenza per essere accudita. Per questa ragione, l'apprendista cremò il corpo di Li, un giorno prima della scadenza.
Il giorno successivo, quando Taiguai Li - con il proprio hun - fece effettivamente ritorno, il suo corpo precedente non era più lì ad attenderlo! Come alternativa, Li prese possesso del corpo di un mendicante appena deceduto, che era storpio ed era morto di stenti. Questo è il motivo per cui Li porta una stampella di ferro, ed ha l'aspetto infame di un mendicante zoppo.
(Tradotto liberamente da About.com)
Ho stimolato la vostra curiosità? Aspettate di sentire presto le storie degli altri cinque Immortali!


Quindi? Di che si tratta?


Di che si tratta?  


Questo è il primo romanzo di Roberto Longobardi, una storia di avventura, ambientata nella Cina medioevale e nel mondo del kung-fu, dell'esoterismo e dell'alchimia.


Cosa ci fa un ragazzo inglese di quindici anni, magro, biondissimo, con dei grandi occhi azzurri, nella Cina medioevale del decimo secolo?
Il suo passato sembra banale: ha perso la madre in un incidente, quando erano ancora a Dover, e la vita era perfetta... e il padre se l'è portato via una tempesta, mentre navigava tra la Cina e il Giappone.


Ma se lo fosse davvero, beh, immagino che questa storia non sarebbe mai stata narrata.


Perché questa è una storia di avventura, di amicizia e amore, di duri allenamenti e combattimenti, meditazione, viaggi mentali e sacri rituali alchemici, oggetti potenti e misteriosi bramati e difesi, antichi maestri di kung fu ma soprattutto di vita, conflitti e fratellanza, battaglie di energia e di arti marziali. 


Questa è una storia dominata dall'avventura e dall'ironia, dall'amicizia e dal mistero, che fa scoprire mondi, quello cinese del basso medioevo, quello del kung fu nei suoi aspetti marziali, filosofici ed esoterici, quello della spiritualità orientale, con i suoi demoni e fantasmi, quello misterioso della contrapposizione fra alchimia esterna (Wai Dan) e interna (Nei Dan), poco noti e ancora mai affrontati nella letteratura per ragazzi.


In definitiva, questo è un viaggio in un mondo sconosciuto, affascinante e terribile, ma soprattutto è il viaggio di un ragazzo alla scoperta di sé stesso, delle proprie capacità e delle proprie paure, dell'amicizia e dell'amore, del sacrifiicio e del coraggio. 
Fino a farlo diventare un uomo.


Il romanzo è attualmente in fase di revisione finale da parte della casa editrice. 
Presto è attesa la pubblicazione!  Restate in zona :D